Inediti - I vostri testi
In questa pagina potrete leggere i migliori lavori pervenuti al nostro sito. Stazioneranno per una o più settimane, poi cederanno il posto ad altri scritti meritevoli.
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1 Dal mese di marzo 1999 fino a maggio ‘99 sono stati sequestrati 44 gommoni nel tratto di mare del Salento. Nel carcere di Lecce soggiornano 55 scafisti albanesi.


2 La notte tra il 28 e il 29 marzo 1997, a 35 chilometri al largo di Brindisi, la corvetta italiana “Sibilla” entrò in collisione con la motovedetta albanese Kater I Rades affondandola e causando l’annegamento di circa 90 albanesi, in maggioranza donne e bambini. Il relitto giacque a 800 metri in fondo al mare per otto mesi, fu recuperato il 20 ottobre con 54 cadaveri. Dal 1991 al maggio ’99 sono “ufficialmente” 174 i migranti inghiottiti, e mai restituiti, dall’Adriatico.


3 L’Albania era un paese con uno degli indici più alti al mondo di popolazione rurale, e ha visto in pochi anni crescere caoticamente i centri urbani. Tirana ha raddoppiato la propria popolazione in soli sette anni.


4 Secondo stime recenti della Banca Mondiale, una massa di contadini impoveriti (il 40% della popolazione albanese) tentano di sopravvivere con meno di un dollaro il giorno. L’Albania è il paese con il più alto tasso d’emigrazione sulla popolazione residente di tutto il Mediterraneo (circa 650.000 emigranti su 3,1 milioni d’abitanti).


5 Il 27 maggio 1999, un gommone partito da Valona con a bordo trentasette profughi di guerra kosovari, entrò in collisione con una motovedetta della Guardia di Finanza di Taranto in perlustrazione nel canale d’Otranto. Due donne, un uomo e due bambini rimasero uccisi. Una delle vittime, una bambina kosovara di appena tre anni, è stata letteralmente decapitata durante l’impatto. Il colonnello Vincenzo Dima, comandante della 17° legione di Taranto della Guardia di Finanza, aveva dichiarato ai giornalisti: “L’incidente è avvenuto mentre la nostra unità navale (la “Carreca” G107) era in attività di pattugliamento. A noi risulta che il gommone ha fatto una brusca manovra passando di prua alla nostra, che peraltro manteneva una velocità normale, mettendosi di traverso”.

6 Scafista povero diavolo


Il Prof. Enrico Pugliese, con dichiarazione scritta a Roma il 4 febbraio 2000, ha autorizzato Imed Mehadheb a stampare gratuitamente il seguente articolo pubblicato su:


CARTA dei Cantieri Sociali. Anno 2. Giugno ’99. Numero 07. Pagina 21


ENRICO PUGLIESE [COLLOQUIO CON GIGI PERRONE, DOCENTE A LECCE, DELL’OSSERVATORIO SULL’IMMIGRAZIONE]


Mi pare che ci sia un consenso sul fatto che gli immigrati arrivano in Puglia trasportati dai “mercanti di carne”. Che ne dici?

C’è una radicale differenza di vedute tra le due sponde dell’Adriatico. Qui gli scafisti sono considerati dei criminali e dei mercanti di carne, come dici tu. Dall’altra parte la gente non li considera affatto criminali

Ma scusa, i potenziali immigrati pagano un milione mediamente per il trasporto.

Distinguiamo tra gli utenti e la gente locale. I primi non si lamentano perché questo è il prezzo di mercato. Nessun “mercante di carne” va a reclutare i potenziali clandestini. C’è chi offre un servizio e c’è un mucchio di gente che vuole usufruirne.Intanto ad ogni scafo lavorano circa venti persone. E gli scafi sono centinaia. Nel ’95, quando facemmo una prima inchiesta, erano una settantina. Grazie a questo, Valona ha un reddito molto più alto delle città del sud dell’Albania. Ha soppiantato in quest’attività Durazzo e Saranda.

 
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