Perché? Perché
hanno avuto una gran capacità di adattarsi alle richieste
del mercato. Gli scafisti hanno una notevole professionalità:
riescono a fare il lavoro senza incidenti, sono radicati sul territorio
e affidabili. Alcuni sono immigrati di ritorno, che hanno investito
i loro risparmi.
So anche la storia
dei tre viaggi garantiti.
Infatti. Loro garantiscono
che se il soggetto è rimpatriato ha diritto ad essere ri-trasportato
gratis altre due volte. In questo senso hanno adattato la loro
risposta al fatto che spesso i clandestini vengono rimpatriati
in giornata. Poi, lo spostamento dell’asse su Valona ha
modificato il criterio di arrivo degli albanesi. Prima, da Durazzo
e Saranda si partiva con documenti contraffatti o ottenuti con
“benevolenza” non gratuita da intermediari. Ora questo
è meno facile.
Non ti sembra che
ora siano quelli di Valona a sfruttare gli altri albanesi?
Questo è
vero, ma solo fino a un certo punto. Gli albanesi pagano meno
dei kurdi e di altri stranieri. E gli scafisti e gli immigrati
appartengono allo stesso gruppo sociale, sono a volte anche parenti.
E poi altre cose contrastano con l’immagine del mercante
di carne: ad esempio, i bambini non pagano e neanche gli ammalati.
Il sistema è che ad ogni viaggio ci deve essere posto per
un ammalato.
Ma sei sicuro di
questo? E’ proprio sulle storie riguardanti i bambini che
si è costruita l’immagine dello scafista orrendo
criminale.
La cosa è
nata in conseguenza degli incidenti, che sono aumentati proprio
in rapporto all’inasprimento della repressione. Ma è
un rischio calcolato per tutti, compresi i genitori dei bambini.
Sanno che in caso di inseguimento lo sbarco è meno comodo.
Poi ci sono stati anche casi criminali di abbandono del carico
umano. Ma si è trattato di fatti assolutamente eccezionali.
Quindi sono brave
persone?
Loro sì.
Ma questo non vuol dire che non ci sia un racket dietro. Ormai
con il crescere della repressione è cresciuta anche la
presenza della criminalità organizzata. Gestire lo scafo
costa e rende. E la criminalità ha investito in questo
campo. Gli scafisti sono sempre più giovani, meno che diciottenni,
in modo da essere non perseguibili.
Quindi ci sono,
i mercanti di carne?
Nessuno mercanteggia
carne. C’è un controllo criminale su di una attività
di trasporto illegale, resa sempre più difficile con la
repressione. E, come ho detto, questa infiltrazione aumenta con
la repressione.
GENERAZIONALE
Cosa abbiamo
creduto
Lasciata in piedi
non so più ricadere
né rincorrere
una croce che manca
Inizio come te
sdottrinata
muta a dondolare
DALLE COSE CHE CAMBIANO
Adesso mi accarezzano
le carezze mai fatte
mi guardano presenti
Mi abbraccio alle cose
che non rimangono
che non ingannano
Mi volevi
quello
che non potevo
essere
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